Verso il bosco e oltre
Verso il bosco e oltre
L’inizio
Ogni partenza è accompagnata dal brivido dell’attesa e dall'euforia di una nuova avventura.
Il viaggio comincia il momento stesso in cui si compie il primo passo fuori dalle mura di casa, ma solo quando si varca l’ingresso dell’hotel tutto inizia a sembrare reale.
Aspetti solo quel momento: spingi con l’unica mano libera il portone vetrato ed entri. Ti appresti a sorridere e a salutare il ragazzo dietro al bancone. Ricambia sicuro il saluto e ti invita ad avvicinarti per poter collezionare le tue generalità e consegnarti la chiave della stanza. Lo scambio è molto cordiale, ma stai aspettando solo di vedere dove dormirai per le prossime due notti. Finalmente ti congedi. A lunghi passi raggiungi l’ascensore ed entri. Le porte si chiudono e si riaprono poco dopo su un lungo corridoio. Esci e cerchi con lo sguardo la coppia del numero scritto sulla chiave che stringi nella mano destra. Come in una perfetta partita di memory, lo trovi subito.
Inserisci la chiave nella toppa della porta. Lo scatto segnala che hai il lasciapassare. Inspiri ed entri, ad accoglierti il bosco.
Il programma
Operare al fianco di strutture volte all’accoglienza significa ragionare insieme su quali sensazioni si vuole che i propri ospiti provino il momento in cui varcano la porta di ingresso o entrano nella stanza a loro preposta. La pulizia, i profumi, il tocco sulla pelle dei materiali concorrono a imprimere un ricordo ben preciso nella mente delle persone.
In questo caso, la volontà era riuscire a comunicare il calore e la sensazione di essere entrato in un bosco, a contatto con la natura, parte di un qualcosa più grande che si può respirare solo quando il legno adorna ogni (o quasi) superficie.
Il cliente ci ha richiesto di riqualificare alcune delle suite ponendoci come obiettivo proprio quello di infondere calore e autenticità.
Il percorso
Dal punto di vista tecnico, lo studio delle richieste della committenza e delle esigenze pratiche di una struttura alberghiera ci hanno condotto alla decisione di non utilizzare del legno vecchio di recupero, ma di selezionare due varietà di legno antichizzato.
Da un lato si è optato per l’abete antichizzato asciato, nella sua varietà Val San Nicolò, il cui colore e la peculiare duttilità sono riusciti a rispondere alle esigenze di calore all’ambiente e di flessibilità della destinazione di impiego.
Per le pavimentazioni, invece, è stato selezionato Naomi, in rovere antichizzato. Il colore moderno si adattava perfettamente alla richiesta di ottenere un risultato caldo, ma non rustico. Inoltre, il pannello Val San Nicolò risponde alla necessità di proporre soluzioni adatte al contesto alberghiero segnato dal passare di molti ospiti e dalla continua manutenzione e pulizia.
L’arrivo
Il senso di nostalgia che provi ancora prima di riconsegnare le chiavi della stanza, le giornate piene appena trascorse e la prospettiva del ritorno al lavoro ti appesantiscono il cuore, ma i ricordi appena collezionati ti arricchiscono e ti accompagneranno fino alla prossima avventura.
Entrare nelle dinamiche di una struttura alberghiera è una vera e propria opera sociologica. Occorre immedesimarsi negli ospiti e porsi domande quali: Cosa si aspetta? Cosa vuole provare? Cosa prova effettivamente?
Aver avuto l’opportunità di intraprendere questo viaggio e di essere parte dell’avventura di tutte le persone che pernotteranno nelle stanza da noi riqualificate, ci riempie di orgoglio.
Questo non è l’unico progetto tra le mura di un hotel. Continua a seguirci per scoprire tutti gli altri.
Ti aspettiamo per intraprendere insieme il prossimo viaggio.